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Poesie di Giacomo Torchia
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La verità venduta
In questo mondo venduto
il falso si vende
la verità si cancella
l’uomo vero è perduto
La verità non ha volto
l’uomo non ha voce
la legge non è giusta
la politica è venduta
Dov’è la dignità
dov’è l’uomo
dov’è la giustizia
dov’è la verità
La legge è criminale
perché l’uomo è criminale
il crimine paga
la verità non paga
La verità non ha voce
tuona nel silenzio
non si cancella
è la cosa più bella
qualifica l’uomo
fa vera la storia
integra la memoria.
Miglierina, 18 febbraio 2007
La crudeltà del mondo
Se il mondo è diventato
crudele e snaturato
è colpa dello Stato
Ogni nazione diventa un inferno
se non è onesto il proprio governo
e regna il crimine nel suo interno
Giustizia e pace al mondo piace
quando la legge è uguale per tutti
il mondo raccoglie i buoni frutti
Il mondo intero torna al normale
se si sconfigge il criminale
e ci si educhi a ciò che più vale
Le regole antiche sostengono il mondo
se si calpestano si cade nel fondo
e la politica il male del mondo
Miglierina, 28 gennaio 2009
Cosa è la verità
La verità
è un foglio bianco
trasparente
più del cristallo
chiara più della luce
giusta
più dei giudici
che la custodiscono
scritta
senza ombra
senza macchia
letta
solo con la lente
della giustizia
è la legge
uguale per tutti
che regola
la vita sociale
è la pace
del mondo intero.
L’infamia della politica
ha macchiato la verità
i giudici non sanno leggere
l’ingiustizia
ha devastato
il mondo intero
non c’è più giustizia ne verità
Miglierina, 11 gennaio 2009
La mia vita
Ho speso la mia vita
per difendere la famiglia
e l’intera società
con tanta onestà
con vera dignità
sempre con umiltà
nel rispetto della giustizia
e della verità.
Oro son calpestato
persino dallo Stato
mi si nasconde il vero
col falso tetro e nero
la politica bastarda
che in faccia nessun guarda
col far suo criminale
confonde il bene e il male
collusione e corruzione
travolge leggi e istituzione
composta è la minestra
che salva la maestra
la legge ormai è normale
che assolve il criminale
e tutto ormai scontato
il crimine va premiato
il giusto condannato
è questo il risultato
al crimine la manna
al giusto il danno, la beffa e la condanna.
Miglierina, 9 febbraio 2009
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Poesie di Rosina Guzzi
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A tutti i Miglierinesi
A tutti voi di Miglierina,
io voglio dirvi sono vicina
salutarvi voglio
con tutto il cuore
e per voi nutro
un vero amore.
Vi voglio bene a tutti quanti,
lo dico dietro e pure davanti,
e siete sempre
nel mio pensiero,
vi auguro bene
e dico il vero.
Ad una e a tutti vi penso io
siete tutti nel cuore mio
e prego sempre
con tutto il cuore
che vi protegga,
sempre il Signore.
Vorrei avervi
sempre vicino
giovani, vecchi
e specie i bambini,
lontano stia da voi il male
è quello che io vi voglio augurare.
Prima che io vada
al cielo lassù,
io voglio dirvi una parola,
tutto finisce,
amiamoci ancora
vogliamoci bene con tutto il cuore.
Prima di tutto la carità,
è segno certo
di grande bontà
e riceviamo poi dal Signore
il centuplo in terra
in grande amore.
Ai poveri diamo,
sempre una mano,
ai sofferenti e agli anziani
anche noi poi riceviamo,
quando bisogno
noi pure abbiamo.
Anche se forti noi ci sentiamo,
in un momento
guarda che siamo
quel che facciamo lo deponiamo
e certamente, fermi
restiamo.
A voi bambini che
con me siete stati
ed ora giovani ormai diventati,
pensate sempre a quel che vi ho detto
Gesù sia vivo
nel vostro petto.
Lasciamo da parte i nostri fardelli,
vogliamoci bene
siam tutti fratelli
così un giorno uniti
lassù con il Signore,
possiamo godere l’eterno splendore.
A mio Papà
Caro papà,
ho avuto in fondo al cuore,
qualcosa che dovevo
mandar fuori.
Quando piccola ero
e tu andavi a lavorare,
la mattina e la sera
a piedi dovevi andare.
Ignara della strada
che tu dovevi fare,
con neve, tempesta
e con il sole, andare.
Non c’erano dei mezzi
tutto allora mancava,
la mamma preoccupata
finchè non ritornavi.
Ora che poi da grande,
ho visto dove andavi,
povero papà mio
cosa dovevi fare.
Quando giunto tu sei,
all’età della pensione
era l’ultima tappa
era l’ultima stazione.
Io mi trovavo fuori,
la prima ero via andata,
e non so proprio dire
la notte che ho passato.
Un viaggio si penso
non arrivavo mai,
il dolore era grande
e nella bara ti trovai.
La tua dipartita
successe all’improvviso,
ad un dolore atroce
ci colse anima e viso.
Io ero andata a Roma,
proprio per studiare,
ma con il tuo dolore
ho dovuto lasciare.
Oggi ti dico grazie,
Papà, di quel che hai fatto
tu vedi il nostro cuore
tu vedi il nostro affetto.
Il vino
Certo la vigna
si deve zappare
ed i suoi viti
pure potare.
E quando viene
ben lavorata
e pure il sole
l’ha maturata.
Grappoli neri
oppure d’oro
oh che abbondanza,
ma che tesoro!
La gente va a
vendemmiare,
macina l’uva
e il mosto fare.
Poi il mosto mettono
dentro la botte
e dopo un tempo
il vino è già fatto.
C’è pure il detto
che a S. Martino
ogni mosto
è pure vino.
Il vino certo è
pure buono,
bevuto con grazia,
è pure salute.
Chi si ubriaca e
beve tanto vino
e la famiglia
va alla rovina.
Il vino certo è
diventato,
sangue di Cristo
che è stato versato.
Andiamo a bere
alla fonte Divina
troviam la salvezza
e non la rovina.
Salvaci tutti e
lava i peccati,
con il Tuo sangue
che per noi hai versato.
L’angelo custode
Ad ogni uomo quando è nato,
Dio un angelo gli ha affidato,
per proteggerlo e stargli vicino
dalla sera al mattino.
Lui ci guida in tutte l’ore,
ci protegge da ogni male,
anche noi con tutto il cuore,
lo dobbiamo rispettare.
Quando non possiamo andare
nella chieda ad adorare
e pregare il buon Gesù,
mandiamo l’angelo custode
e per noi fa questo e più.
Lui è attento ad ogni cosa
e se male noi facciamo,
si dispiace certamente
ci corregge dolcemente.
Dolce Angelo Custode
guarda tu questo mio cuore
e se debole sono stato,
perdona tu il mio peccato.
Alla fine dei miei anni
certo tu poi m’accompagni,
mi presenti al mio Signore,
son finite le mie ore.
Ora grazie io ti dico,
mi hai seguito all’infinito
sempre io ti voglio bene;
grazie, grazie a non finire.
La pazienza
La pazienza è una virtù
che dobbiamo coltivare,
ci bisogna in ogni istante
e dobbiao tener cara.
Poi ci alziamo la mattina
e poi fino a tarda sera,
chi ha da fare con la gente
e ci vuol tanta pazienza.
Chi bambini tiene in casa,
sempre vogliono tante cose
e dicendo ma perchè
e pazienza non c’è n’è.
Noi che vecchi diventati,
ci sentiam dimenticati
e chiedendo ogni momento
e poi scappa la pazienza.
Non sappiam quel che diciamo
e vorremmo tutto in mano,
chi ci sta vicino sempre
certo perde la pazienza.
Cerchiam sempre sopportare,
con amore tutto fare,
al Signore certo pensare
quel che per noi, ha dovuto fare.
La pazienza è una perla
e un fiore profumato
se noi abbiam tanta pazienza
sempre tanta resistenza.
Il Signor benedirà
chi pazienza certo avrà
e al cielo troveremo
ricompensa e gioia piena.
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Foto di Franco D’Amico
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Foto di Mario Vito Badolato
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Antiche foto di persone care vissute a Tiriolo (CZ)